martedì 15 giugno 2010

Al confine con la Siria


Aleppo, Palmira e Damasco … quand'ero bambino i nomi misteriosi e affascinanti di queste città potevano esistere soltanto nelle pagine di una fiaba venuta da lontano. Crescendo un po', tuttalpiù, nei libri di scuola o nei testi ermetici di un confuso ed ascetico Battiato.
Quello che vedete nella foto è il visto per la Siria appiccicato come un francobollo sui nostri passaporti. Con un po' di burocrazia fra i piedi, qualche domanda di troppo a cui rispondere e una cinquantina di euro siamo riusciti ad ottenerlo.
Il visto per la Siria non viene rilasciato dalle autorità né agli aeroporti né ai valichi di frontiera. Devi richiederlo all'ambasciata prima di partire dall'Italia o presso il consolato di un Paese confinante come la Turchia. Nei giorni trascorsi a Istanbul ci siamo sbattuti un po' ma alla fine ce l'hanno rilasciato. La prima cosa che serve è la cosiddetta lettera di presentazione (o di raccomandazione) che deve rilasciarti il tuo consolato. Vai là, ne fai richiesta presentando il tuo passaporto, sborsi 35 euro e aspetti un paio di giorni. Questa lettera consiste in un documento in cui il consolato italiano conferma a quello siriano che tu sei veramente tu e che il tuo passaporto è veramente lui. Assecondata questa ridicola manfrina burocratica bisogna andare al consolato siriano con la suddetta lettera e due fototessere. Attenzione, ci vogliono quelle per i visti: sfondo bianco e formato leggermente più grande di quelle che generalmente si usano per altri documenti in Italia. Dovendo dare l'impressione di essere una brava persona quelli dello studio fotografico ti mettono a disposizione indumenti da cerimonia del tipo: scialli scuri per le donne, una camicia, una giacca e una cravatta per gli uomini. Io mi sono accontentato di una camicia bianca con il colletto un po' ingiallito. Giunti al consolato siriano bisogna innanzitutto compilare un form con dati personali, motivazioni del viaggio, fede religiosa e professione. Consegni il tutto allo sportello, sborsi 20 euro e nel giro di poche ore ottieni il visto. Naturalmente non devi avere un timbro di Israele nel tuo passaporto altrimenti si incazzano e col cavolo che te lo rilasciano. Questa regola vale per tutti i Paesi arabi e mediorientali e non ci sono storie che tengano. Gli israeliani lo sanno bene e quindi, se ne fai esplicita richiesta prima di entrare nel loro territorio, il timbro te lo mettono in un foglio a parte evitando così di sporcarti la “fedina penale”.
Il visto per la Siria ha una durata di tre mesi, è valido per un solo ingresso e ti permette di viaggiare entro i suoi confini per un tempo massimo di 15 giorni. Naturalmente una volta entrato puoi richiedere ulteriori modifiche o estensioni.

h. 12:12
… abbiamo lasciato da poche ore la Cappadocia. Siamo su un autobus diretti verso la città di Antakya, la biblica Antioche, uno dei più grandi insediamenti romani di questa regione, ...parte del protettorato francese di Siria fino al 1938. Quaggiù la Turchia finisce. Domattina di buon'ora prenderemo un altro autobus e attraversando la linea di confine di Bab al-Hawa fra i due Paesi, in meno di 3 ore (formalità permettendo) dovremmo raggiungere la città di Aleppo. Non so cosa aspettarmi!
Strade senza fine, cay e temperature in aumento.

1 commento:

Anonimo ha detto...

voglio vedere le foto da "brave persone"... Aleppo... storie di suk e da mille e una notte... un abbraccio fabri