sabato 24.04.2010 (Elafonissos-Paros)
h.09:07, salpiamo dal porto di Adamas abbandonando Milos. Bonaccia. Sam si mette al timone. Una nuvola di gabbiani insegue un peschereccio. Il cielo è velato. Perturbazione in arrivo nei prossimi giorni. Venti forti da nord. Rotta verso Naxos, l'isola più grande delle cicladi. h. 10:00, vento in aumento. Armata randa e fiocco. 16 nodi. Andiamo di bolina. Angolo di 48°. Gaia comincia a sbandare. Velocità 7.80. h. 11:30, 16 nodi di vento ma troppo di prua. Profondità del fondale 183 metri. Temperatura dell'acqua 20.5°. 36° 51' 82” N/24° 36' 76” E. Blemish di Sylvian nell'IPod. L'isola di Sifmos alla mia sinistra, il mare e nient'altro. h. 12:50, vento contro. Stiamo costeggiando il lato sud dell'isola di Serifos. 13 nodi. Alla mia destra lo scoglio di Kitriani dove solitaria si erge una chiesetta. Zero abitazioni … zero segnali di vita. Appena pranzato: spaghetti al tonno cucinati da Alberto. Procediamo verso est. h. 13:29, cominciano a scoprirsi le prime abitazioni sull'isola di Serifos. Case cubiche bianche posate su le cime di piccole colline coltivate a terrazzo. In queste isole ci sono più chiese che abitanti! Piove. h. 13:35, si cambia rotta. Direzione isola di Paros dove trascorreremo la notte. Ormeggio in banchina. Si decide di volta in volta inseguendo il vento senza una meta ben precisa in questo mare del sud. Così mi piace! h.15:13, riemergo dalla sottocoperta dopo un breve sonno. Stiamo costeggiando il lato nord dell'isola di Stroggylo. In lontananza Antiparos. Sam dorme ancora mentre Alberto legge. Procediamo verso est. h. 16:57, entriamo nel porto di Paroikia, isola di Paros, famosa fin dai tempi antichi per il commercio del marmo bianco. Fra cime incattivite, un lancio non proprio riuscito e qualche problema con i nodi, riusciamo ad ormeggiare fra una barca di italiani e una di inglesi. Birra fresca e quattro chiacchiere in banchina. 50 miglia percorse. h. 21:38, si esce a fare due passi. A vederlo dalla barca il porticciolo non sembra un granché, fatta eccezione per un vecchio mulino piantato quasi in banchina. Ma svoltando il primo angolo la storia cambia. Eccola là, il solito intrico di vicoli e piccole case spalmate di calce arrampicate fino in cima alla collina. Lassù c'è una piccola chiesa. h. 01:42, a letto. Domani si riparte per Naxos. Non c'è più nessuno in banchina. Alberto dorme e anche noi scivoliamo silenziosamente in cuccetta.
domenica 25.04.2010 (Paros-Naxos)
h. 09:48, salpiamo dal porto di Paroikia. Sequenza di manovre eseguita più o meno correttamente. Timono un po' fino all'uscita. Issiamo randa e fiocco e si comincia a bolinare. Quasi 20 nodi di vento e una bella giornata di sole. h. 11:23, stiamo ancora costeggiando il lato nord dell'isola di Paros. In lontananza si intravedono i monti di Naxos. Vento costante da NE. Si continua a bolinare. h. 12:03, io e Sam, in completa autonomia, facciamo il nostro primo bordo. Io cazzo e Sam molla. 20 nodi di vento e Naxos appare sempre più vicina. Profondità del fondale 91.8 metri, temperatura dell'acqua 20.9°. h. 13:27, ecco la Chora di Naxos. Siamo quasi arrivati a destinazione. L'isola è grande e il suo profilo montuoso. 15 nodi di vento a traverso. L'ultima sigaretta prima dell'ormeggio. L'impressione è quella di sentirsi come zingari del mare che procedono in autosufficienza da un lato all'altro di terre sconosciute.
3 commenti:
UN CHIARIMENTO PER I TERRICOLI (come eravate voi fino a due mesi fa): che vuol dire "bolinare" , o che "il vento è troppo di prua" o "armare randa e fiocco" ? e non è che ti stai dando solo arie da lupo di mare e che scrivi parole in libertà?
ciao e un abbraccio
federico
come non detto.. l'avevi scritto sopra cosa vuol dre bolinare. ciao, F
ciao Fede ... a che punto siamo con il bimbo? facci sapere ... una bacio a tutti da Mat&Sam
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