lunedì 27 settembre 2010

I venti caldi del nord est


Il mare è come il fuoco … non ti stanchi mai di guardarlo e di ascoltarlo.
100 km a nord di Fortaleza, Paracuru, il piccolo villaggio di pescatori, rischia di scomparire fra le dune mobili del Ceara. Bisogna sentirli i venti caldi del nord est che spazzolano incessanti le coste solitarie, le fronde gobbe delle palme, i legni e i bandoni arrugginiti delle baracche sulla spiaggia divorate dal sale. L'impressione è quella di una grande solitudine. Il mare è verde e incazzato con le onde gonfie di schiuma che si rovesciano sulla battigia senza tregua. I venditori ambulanti di gamberi, spiedini di formaggio alla brace e acqua di cocco pattugliano pazienti il lungomare confusi nelle tormente di sabbia che ti graffia la pelle. I bambini giocano fra le onde, improvvisano sfide a pallone, sotto lo sguardo vigile di qualche vecchio imprigionato fra le reti. Al largo, le piccole barche dei pescatori beccheggiano nella corrente e ancora più al largo, confusi nei caldi riflessi del sole, i profili solitari dei mercantili all'orizzonte.
Paracuru è un piccolo villaggio di case basse, tetti dai coppi rossi, pali della luce presi abusivamente d'assalto e strade di pietra infuocate dove la sera, all'imbrunire, la vita si fa tutta intorno ad una piazza, ad una chiesa, a una grigliata di picagna, gamberetti e scodelle di riso. E il mare si riprende tutto schiaffeggiando, nel trucco delle maree, i muraglioni dell'ultimo bar.
La spiaggia lentamente si consuma mentre le dune in lontananza di Lagoinha si tingono di rosa.

1 commento:

Anonimo ha detto...

siete dei gran... "paracuri"
mi fate impazzire con queste foto e con questi racconti

vi adoro

ciao

fabri