giovedì 22 aprile 2010

Diario minimo di bordo (Kalamata-Elafonissos)


mercoledì 21.04.2010

h.7:40, stiamo navigando da circa un'ora. Vento debole da NE. 7 nodi. Abbiamo lasciato il porto di Kalamata all'alba e stiamo attraversando il golfo di Messini. Il sole ha superato la vetta del monte Tageti. Vento in aumento. - la randa si issa con il vento sempre in prua – h.8:41, il vento cambia direzione di continuo (NE-NW), 6 nodi di vento apparente che in navigazione è quello che conta poiché è il vento che in definitiva agisce sulla barca. Profondità del fondale 134 metri. Temperatura dell'acqua 17.5°. Biscotto, caffè e sigaretta. Navighiamo sotto costa lungo il profilo della penisola del Mani. h. 10:49, avvertiamo soltanto un po' di nausea. E' certo … non soffriamo il mal di mare grave. Abili alla navigazione! 36° 38' 23'' N/22° 15' 68'' E … rotta a 147°. In lontananza, fra i riflessi di luce bianca, il profilo del primo Capo comincia a definirsi. Sembra un pugno affondato nel mare. Il cielo è pulito, Sam si è addormentata in pozzetto … il Capitano stende pomodori secchi e ammolla fave in pentola. Soltanto un po' di nausea. h. 13:56, stiamo doppiando l'ultimo Capo. 20 nodi di vento. Quel poco di nausea sta lentamente scomparendo. Scivoliamo a sud est. Appena issato il fiocco 1. Vento in aumento … velocità 7.80. Vento reale 30 nodi. 48 miglia percorse … 22 circa ancora da percorrere. Andatura fra il lasco e giardinetto. h. 15:17, pescato primo tonno alalunga. Gaia oltre ad essere una splendida barca a vela è anche un ottimo peschereccio. Ammainato il fiocco. Vento in diminuzione. h. 16:00, abbocca il secondo tonno (come gli uomini anche i pesci abboccano alla plastica … ne subiscono il fascino). 6 nodi di vento apparente. Nella plancetta in poppa pare allestita una macelleria … sangue ovunque e decapitazione dei tonni. Cazzo per la prima volta la randa! h. 16:51, poco più di 9 miglia ci separano dalla nostra prima meta: Elafonissos.. 3 nodi di vento apparente. Tre previsioni meteo su tre, per oggi, hanno fatto cilecca. La solita storia! A poppa, Sam e il Capitano, sfilettano i tonni pescati. 36° 27' 11'' N /22° 49' 30'' E. In lontananza intravedo l'isola. Sembra uno scoglio bianco sorpreso dal sole. Sto bene. h. 18:30, entriamo lentamente in una baia riparata di Elafonissos dove trascorreremo la notte. L'isola è bianca, rocciosa, brulla e apparentemente disabitata. Ho intravisto delle piccole spiagge con vegetazione bassa e dune. A nord est c'è Neapolis. Ancoriamo in un fondale sabbioso di appena 8 metri. L'ancoraggio deve essere minimo 3 volte la profondità del fondale e quindi, in questo caso, occorrono almeno 25 metri di catena. L'acqua è di un colore turchese e guardandomi intorno, a pochi metri dalla costa, avvisto soltanto un paio di case. Miglia percorse 70. Ho fame! h. 22:33, soli in pozzetto. Il Capitano dorme. Una candela, birra macedone fresca e poco altro. Gaia dondola dolcemente in baia. Davanti a me le fioche luci di un piccolo villaggio nell'isola di Elafonissos. Alle mie spalle … i caldi bagliori di Neapolis in terraferma. Un cielo stellato sembra assorbire anche il silenzio. h. 23:25, buonanotte … ci ritiriamo in cuccetta.

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