sabato 10 aprile 2010

Atene ... si salvi chi può!!!


D'accordo, Omonia è certamente un quartiere popolare. Un quartiere povero dove africani, turchi e cingalesi convivono con pakistani, indiani ed albanesi. Dove dai balconi di edifici fatiscenti, fra antenne e stracci stesi a sventolare, se ne affacciano anche a dozzine. Un quartiere in ombra con poche luci di notte e troppe bettole di giorno pronte a venderti, sempre e soltanto, le stesse cianfrusaglie.
A Omonia c'è una piazza, un Mc Donald's, ferramenta con insegne rosse da night club, qualche ostello, la fermata del metrò … cemento e asfalto a volontà.
Bè ... a dire il vero, c'è anche un nugolo inerme di tossici al capolinea e un paio di puttane tristi, rassegnate sulle soglie, ma tutto sommato … niente di nuovo!
Ho come l'impressione che a questi delle guide basti un po' di colore e qualche velo di troppo per etichettare un quartiere come pericoloso o non raccomandabile!
Qualche accortezza non guasta, ma non state sempre lì a guardarvi le spalle da nemici che non esistono.
Atene è un enorme macchia bianca … un pallido lenzuolo a dieci piazze spiegato troppo in fretta sull'aspra costa attica. Come tutte le grandi capitali del sud (che magari guardano un po' ad est) Atene è città grassa, disordinata, sporca e molesta … gonfia di un traffico incessante che si fa largo a colpi di clacson, di musica e profumi. In poche parole … quel tipo di città che piace tanto a noi!
Assolte le immancabili e doverose visite di rito (Acropoli, Agorà e musei) il nostro consiglio è quello di provare a perdervi un po', vagabondando senza meta e senza scopo per i vicoli e le strade dei suoi quartieri. Monastiraki, insieme a la Plaka, è certamente il cuore storico della città. L'angolo che più di ogni altro manifesta ancora i segni dei suoi trascorsi musulmani. Fra bazar (forse un po' trasfigurati dai turisti), mercati delle pulci e caratteristiche taverne, a volerlo, vi troverete un po' di tutto. Nella piazza, ogni notte, Atene “bene” e Atene “male” si danno appuntamento. Insieme a loro, musicisti solitari, cagnacci scuri del Pireo, mimi, giocolieri e licei classici di mezza Italia.

In questi primi giorni di aprile, per via delle scelte impopolari del governo, Atene è come cinta d'assedio. Blindati e poliziotti in tenuta antisommossa ne presidiano le strade, le università occupate, le scuole, le sedi del potere ... le vetrine delle banche prese a sassate, mentre da un quartiere all'altro rimbalzano i cori amplificati dei cortei.
Un intero sistema sta andando a puttane ( non solo in Grecia) e in tutto questo, per aiutare il popolo a manifestare, sono sbucati i primi venditori ambulanti di megafoni.
Si salvi chi può!!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, pubblicate qualche foto di Atene?

Veronica ha detto...

"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre "Andiamo", e non sanno perchè. I loro desideri hanno le forme delle nuvole." Charles Baudelaire

Unknown ha detto...

bella descrizione, a una cosa non credo di averla capita bene: Atene è il tipo di città che piace a voi, ma per andare a zonzo o per vivere stabilmente? (dubito sia la seconda ipotesi)
Federico-Ele-Ale

Anonimo ha detto...

"Giù parti co sta barca!!!"en la fè tanto brodosa...