lunedì 6 dicembre 2010

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 Costa Rica, Alajuela, già l'aria è quella di casa e del ritorno. A 950 metri, nel cuore della Valle Centrale, il lenzuolo non basta. A poche miglia, l'aeroporto … a poche ore, il volo per l'Europa. L'ultima notte che alla fine anche il ritorno fa parte di un viaggio ma già il cuore scappa altrove. L'ultima foto e metto in ordine lo zaino. Poche cose prese dall'umidità. Un grano di caffè, penna, taccuino e un paio di formiche. Odore di pioggia e di strada. Di là, nel corridoio che non c'è, la voce innocua del portiere. Mi guardo intorno. L'ultima camera in affitto. Un quadrato dipinto di bianco. Poco altro. Minimalismo sudamericano. Un letto, un lavandino e le ultime cose che ci mollerò: birra Imperial, dentifricio spremuto male, saponetta e spazzolino. Il resto è tutto da inventare. Buon per me! Ci penserò domani. Torno a casa, almeno per un po' … giusto il tempo di riperdere la strada. Torno all'ordine, alle cose che funzionano (haime!), a quel dolce luna park del cuore … “a quell'illimitato moltiplicarsi di inutili necessità”. E fingerò di crederci (perchè no!), sperando torni a nevicare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

era ora ci gvediamo presto per una cena movetiveeeee.......