Seduzioni pericolose: mentre gli Stati Uniti continuano a sanzionare pesantemente l'Iran, quel furbacchione di Ahmadinejad sotto sotto se la fa con i Cinesi promettendo barili di petrolio e bombole di gas. Sarà forse questa la causa di tanta occidentale intransigenza? E allora sotto a chi tocca perchè da queste parti peccare d'adulterio è più pericoloso che dedicarsi all'arricchimento dell'uranio.
Nowruz … questo sconosciuto: il Nowruz è l'antico nuovo anno persiano, una ricorrenza che viene celebrata nel blocco geografico e culturale composto da cinque Paesi (Iraq, Afghanistan, Tajikistan, Turkmenistan e Iran) i cui abitanti condividono profonde relazioni linguistiche come il Farsi, il Dani, il Tajike e il Kurdish. Quest'anno, alla fine del mese di marzo, le celebrazioni sono state ospitate dalla città di Tehran.
La straordinaria generosità del ministro Frattini: nelle casse siriane pioveranno complessivamente 20 milioni di euro italiani destinati ad accelerare il piano di riforme economiche e a liberalizzare gradualmente il sistema finanziario. E' incredibile come il governo Berlusconi riesca ad accelerare l'economia altrui e a rallentare la nostra!
Facebook d'Arabia: il 2.5 % (circa 10 milioni) degli utenti complessivi di Facebook risiede nel mondo Arabo con un aspettativa di crescita pari a 1 milione di nuovi utenti l'anno. Nonostante le numerose censure, la “terribile” fatwa emessa da Al-Atrash (membro della commissione fatwe del Cairo) e un recente studio che ha dimostrato come un matrimonio su cinque in Egitto vada a puttane per colpa di internet, l'amministrazione di Facebook persevera nella sua crociata promettendo pari dignità pubblicitaria per il kebab o il felafel.
P.S.
… è sufficiente modificare l'indirizzo proxy nelle opzioni internet del browser Explorer o Firefox per aggirare questa inutile e stupida censura, e da queste parti ... tutti lo sanno.
Nakba: … letteralmente “la catastrofe”, è il termine con il quale i Palestinesi celebrano sarcasticamente ogni anno la fondazione dello Stato di Israele. Nella celebrazione del 62° anniversario, in uno stadio di Beirut, utilizzando 6.552 kefie, migliaia di profughi Palestinesi hanno rappresentato il numero 194 per ricordare la relativa risoluzione delle Nazioni Unite.
Dare da bere agli assetati: … a quanto pare, Egitto e Sudan non ne vogliono proprio sapere. Questi due Paesi controllano complessivamente quasi il 90% delle risorse idriche del Nilo nonostante l'Uganda, l'Etiopia, la Tanzania e il Ruanda stiano chiedendo da tempo, e per ovvie ragioni, un incremento della loro quota. Il ministro egiziano per le risorse idriche ha dichiarato pubblicamente che l'Egitto adotterà tutte le misure legali e diplomatiche necessarie a contrastare questa “insensata” richiesta.
L'acqua è fonte di vita … non per tutti naturalmente!
Google Maps … e Damasco, che fine ha fatto?: fino a pochi mesi fa la parte nuova della città di Damasco (e credetemi … non stiamo parlando di un paio di strade) era praticamente esclusa dagli archivi cartografici di Google. Sollecitato dai numerosi articoli apparsi su tutti i giornali, dalle lamentele dei viaggiatori e dalle ire funeste dei tassisti di Damasco, un certo Anas Qtiesh ( 24enne siriano che vive a Boston dove studia giornalismo) ha deciso di rimboccarsi le maniche e di colmare personalmente questo vuoto dedicando alla causa, negli ultimi due mesi, anche cinque ore al giorno del suo tempo.
Non piove più: … tra il 45 e il 66% di piogge in meno, negli ultimi due anni, nelle province siriane dell'est. La siccità e la conseguente desertificazione del territorio da queste parti non è uno scherzo. Soltanto nell' ultimo anno quasi 300.000 famiglie di contadini hanno dovuto abbandonare le campagne del nord-est per trasferirsi nei grandi agglomerati urbani di Aleppo e di Damasco. Le difficili condizioni finanziarie di queste famiglie hanno fatto si che molti dei loro figli abbandonassero prematuramente gli studi per contribuire, in termini di lavoro, alla fragile economia familiare. Il problema è serio e non soltanto in Siria. La Giordania, negli ultimi due anni, ha praticamente avuto stagioni senza piogge tanto è vero che si sta prendendo in seria considerazione l'idea, per altro già discussa con lo Stato di Israele e i Territori Palestinesi, di costruire un sistema di canali che dal Mar Rosso pompino acqua nel Mar Morto.
Beirut39: l'Hay festival è uno dei più prestigiosi eventi letterari che da 22 anni, con puro spirito di nomadismo, promuove giovani scrittori di talento in ogni angolo del pianeta. La città di Beirut, eletta a Capitale Mondiale del libro nel 2009 (dopo l'Arabia Saudita il Libano è infatti il Paese del mondo arabo con il più alto numero di pubblicazioni all'anno) ha recentemente lanciato ed ospitato il progetto Beirut39 attraverso una selezione di 39 nuove voci, al di sotto dei 40 anni, della letteratura araba moderna. I giovani scrittori selezionati rappresentano 14 Paesi arabi dalla Palestina alla Siria, dall'Arabia Saudita all'Iraq. I 39 vincitori verranno pubblicati in un antologia (Beirut39) tradotta in numerose lingue. Si spera anche in italiano!
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